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Ne L'orlo della notte l'amore, in tutte le sue manifestazioni, percorre intensamente la scrittura poetica dell’autrice. Amare è una forma di vagabondaggio attraverso i corpi, una saggezza della pelle che celebra la gioia degli incontri e ammette la fatalità delle rotture. Un misto di intimità e impegno che si muove come un pendolo dalla compassione per gli ultimi alla ninna nanna dedicata alla figlia dal nome marino, ai giochi con il suo gatto o ai fiori dietro a una finestra. Niente di insignificante sfugge al suo sguardo attento, ma non ignora nemmeno il pesante fardello di odio e di disaccordi che incombe sul mondo.
«Grazie alla sincerità profonda della sua ispirazione, Marisa Martínez Pérsico trova “negli angoli obliqui del desiderio” versi così schietti e veri da restituire la visione di un eros commovente e puro». (Pasqualino Bongiovanni)
«Non è un’insegnante che scrive versi, è uno dei poeti più interessanti della letteratura argentina contemporanea e della letteratura in lingua spagnola». (Luis García Montero)
«Marisa Martínez Pérsico è una poetessa alla cui presenza, per nostra fortuna, dovremo abituarci». (Joan Margarit)
Tag: Marisa Martínez Pérsico, Specchi, poesia argentina, poesia spagnola, poesia civile, poesia erotica, Luis García Montero, Joan Margarit, Pasqualino Bongiovanni, Specchi