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Le liriche di Maria Luisa Colosimo sono il frutto di una lunga elaborazione contenutistica e formale che via via ha affinato il dettato poetico limandolo al punto da abolire quasi del tutto la versificazione fino a farla coincidere, a volte, con un articolo o con una preposizione. […] Chi apprezza la lirica dolente e infelice di Marina Cvetaeva non può non cogliere assonanze e timbri vocali che percorrono tutta la raccolta della Colosimo. Assieme a quella di Anna Achmatova, la poesia della Cvetaeva può ben a ragione considerarsi la colonna sonora dei drammi del Novecento europeo, dove ogni orrore, ogni storia, ogni dramma si rispecchia nell’epifania dell’altro e, in questo gioco di specchi, vaga alla ricerca di identità e autenticità per strade in cui la memoria a poco serve e non marca confini. La raffinata lezione della poesia russa del secolo d’argento traspare ben chiara dalla lettura di questi versi. (Dalla prefazione di Giovanni Perrino)
Tag: poesia, brossura